116 – Progetto “La storia insegna” e Concorso d’Arte in memoria di Salvatore Bologna – sede Roma

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Liceo Artistico Enzo Rossi Ministero Istruzione e Merito
LICEO ARTISTICO STATALE “ENZO ROSSI”
VIA DEL FRANTOIO, 4 – 00159 ROMA – TEL. 06/121123145 – C.F. 80203770583
DISTRETTO 13 – COD. MIN. RMSD06000G – RMSD06001L (SEDE CARCERARIA REBIBBIA)
RMSD060501 (PERCORSO II° LIVELLO – ROMA) – RMSD60512 (PERCORSO II° LIVELLO – CAVE)
www.liceoartisticoenzorossi.edu.it – e-mail: rmsd06000g@istruzione.it
SEDE STACCATA “Henri Matisse” Cave (RM) – SEDE STACCATA “C.C.F. Rebibbia”

Circolare n. 116 – A.S. 2023-2024 del giorno 20/11/2023  Protocollo n. 6002 del 20/11/2023  
Oggetto: Progetto “La storia insegna” e Concorso d’Arte in memoria di Salvatore Bologna – sede Roma

Destinatari: Famiglie, Studenti, Docenti, Segreteria, Personale ATA, DSGA

Si comunica che anche per il corrente anno scolastico, viene indetto il Concorso d’arte in memoria di Salvatore Bologna, riservato agli studenti della sede centrale del nostro liceo e afferente al Progetto “La storia insegna”.

FINALITA’

Il Concorso, legato al progetto scolastico “La storia insegna”, mira a coniugare gli interessi artistici con grandi temi storici e di attualità, affinché l’artista di domani sappia osservare la realtà con la consapevolezza del presente e la memoria del passato.

È rivolto a tutte le sezioni, nella più ampia autonomia e consiste nella realizzazione di un’opera originale, realizzata nei laboratori della scuola senza limiti di tecniche, materiali e dimensioni.

La somma offerta dalla famiglia Bologna è di € 1.100,00 (distribuita tra i vincitori delle due categorie del biennio e triennio; e il vincitore decretato dalla giuria degli studenti), rappresenta un contributo per dare forma e immagine agli ideali e ai valori che hanno guidato Salvatore nella sua breve vita. 

Il titolo proposto per l’anno scolastico 2023/2024, in cui ricorre il decennale del Concorso è il seguente:

“LA PACE È TUTTO”

NOTA ESPLICATIVA

Mentre ai confini dell’Europa infuriano due guerre (di cui quella israelo- palestinese mai conclusa), che portano distruzione, mietono e purtroppo mieteranno ancora molte vittime militari e soprattutto civili; nella convinzione che l’unico modo per contrastare la guerra sia capire che non è (quasi mai) risolutiva dei problemi che si sostiene ne sono la causa e, nella speranza, come scriveva Immanuel Kant, “che forse la consapevolezza della futilità della guerra e le ripetute sofferenze che essa provoca indurranno in un futuro che si spera non lontano gli Stati e i popoli a rinunciarvi”, proponiamo una riflessione sulla pace e sul suo significato, ispirata alle considerazioni di Roberto Mercadini (drammaturgo e scrittore italiano).

“Le lingue araba ed ebraica si somigliano. Sono lingue semitiche. Tra le parole che sono molto simili vi è ad esempio la parola PACE: shalom in ebraico, salam in arabo, parola che sancisce anche il modo di salutare, shalom aleikhem, as-salāmu ’alaykum.
La parola pace per noi a volte è associata ad un’assenza di vitalità: pacatezza viene da ‘pace’, [come] ‘pace dei sensi’ o ‘riposa in pace’. “Dove fanno il deserto la chiamano pace” [scrive] Tacito.
Invece in arabo ed ebraico la radice [della parola pace] significa TUTTO, nel senso di interezza, integrità. Pace è quando rimaniamo interi, quando non perdiamo pezzi del nostro corpo ma soprattutto non perdiamo pezzi della nostra umanità. In Medio Oriente c’è un conflitto terribile tra persone che parlano la lingua araba e persone che parlano la lingua ebraica, e se uno annienterà l’altro forse si avrà la tentazione di chiamarla ‘pace’. Ma sarà una pace nel senso del deserto, nel senso della morte. Noi vorremmo una pace nel senso della vita, una pace dove la nostra umanità resti intera…Una pace nel senso di shalom, una pace nel senso di salam”. (R. Mercadini)

SELEZIONE

La selezione delle opere partecipanti, adeguatamente presentate in previsione della mostra (in particolare, per una migliore visione e valutazione delle opere pittoriche, si richiede la presentazione priva di protezioni in vetro, plexiglass o simili), è affidata rigorosamente ai rispettivi insegnanti di Laboratorio e Progettazione e verrà effettuata sulla base dei seguenti criteri:

  • Attinenza al tema
  • Valore estetico
  • Originalità
  • Grado di complessità

GIURIA

La giuria è composta dalle seguenti commissioni:

  • La prima commissione, composta dal Dirigente scolastico, i docenti referenti del progetto e i coordinatori delle sezioni di indirizzo, assegnerà il premio, a suo insindacabile giudizio, diviso in due categorie:
  • Biennio: 1°, 2° classificato
  • Triennio:1°, 2° classificato

Non sono contemplati gli ex aequo.

  • La seconda commissione, composta da un rappresentante degli alunni (non partecipante al concorso) per ciascuna classe, assegnerà un premio, a suo insindacabile giudizio.

1° classificato

Non sono contemplati gli ex aequo.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Le opere, accompagnate da brevi note di motivazione da compilare su apposito modulo distribuito dai docenti referenti, devono essere consegnate entro il 13 Maggio 2023 presso l’aula Magna dell’Istituto, dove verrà allestita la mostra.

La premiazione delle opere avverrà nell’ambito delle iniziative di fine anno scolastico.

REFERENTI

Prof.ssa Grazia Grieco

Prof.ssa Romina Impera

Prof.ssa Lucia Lo Buono

Prof. Maurizio D’Ugo

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Danilo Vicca

Documento informatico firmato digitalmente
ai sensi del D.Lgs 82/2005 s.m.i. e norme correlate